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Le Stagioni Mediane possono essere tante cose,innanzitutto il percorso di una vita giunta aduna supposta età di mezzo, ma anche i politicie i calciatori mediani. Ma anche una donna dimezza età che vaga lungo una litoranea del sudItalia, mentre un altro uomo racconta i locali e iristoranti della medesima strada.Locali stagionali, eternamente provvisori, mache hanno qualcosa da raccontare, fra il sorrisoe l’inquietudine.Pensieri multipli che vanno a formare un corpounico, sebbene fusi dalla coesione disarticolatadi brevi spunti, quasi varie sinossi di unasceneggiatura ancora da sviluppare o che èsemplicemente un work in progress.A volte lascia intravedere la traccia di romanzobreve, a volte guida turistica per sciroccati,o saggio futuribile di economia semplificata:l’eclettismo dell’autore emerge in tutte lesue sfaccettature, senza mai disturbare lasemplicità del narrare.In ogni caso la scrittura accattivante di AlfredoDe Giuseppe trova in questo lavoro una suasublimazione, un’occasione per riflettere suciò che è l’uomo oggi e cosa potrà essere lasocietà di domani, senza dimenticare l’amoreper una terra avara e ricca. Una terra dove tuttosi confonde, il barman improvvisato, l’ateismostrisciante e la donna e l’uomo abbandonatilungo una strada piena di solitudine.